

Le Lenticchie di montagna di Castelfranco sono piccole e delicate ma resistenti anche ai terreni aridi e poco vantaggiosi. Tenere e genuine, al palato sono una vera prelibatezza. A conferirle questa bontà sono le sementi autoctone, le tecniche di coltivazione e i suoi terreni incontaminati. Per le sue piccole dimensioni, risultano particolarmente tenere e per essere cucinate non abbisognano di alcun accorgimento. Ancora oggi vengono selezionate con il sistema tradizionale e la cernita finale è effettuata rigorosamente a mano.
Versatili ed estremamente nutrienti, le lenticchie sono da millenni uno dei cibi più consumati dall’uomo. Le prime tracce della loro coltivazione si fanno risalire al 7000 a.C. e dall’Asia si diffusero in tutto il bacino del Mediterraneo. Se ne trovano testimonianze anche nella Genesi, dove si legge che Esaù cedette il diritto di primogenitura al fratello Giacobbe proprio per un piatto di lenticchie. Sin dal Rinascimento sono simbolo di prosperità e ricchezza, tanto da attribuire loro il potere di portare soldi. Secondo la tradizione, portarle in tavola per il Cenone di Capodanno, assicura un anno di fortuna e denaro. Di elevato valore nutrizionale, i nutrizionisti le consigliano perché sono digeribili e prive di grassi e di colesterolo, ricche di fosforo, ferro e vitamine del gruppo B. Sono anche utili per riequilibrare i disturbi dello zucchero ematico. Vengono impiegate tanto in ricette tradizionali, quanto in piatti stellati. La cucina domestica, soprattutto del sud le vuole cotte in umido, abbinate alla pasta o come ingrediente principale di zuppe o minestre.
Scheda tecnica
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